giovedì 19 aprile 2007

La paella di Manolo

Manolo e' un signore. Il suo bar che si trova sotto il palazzo in cui vivo. Lavora dal Lunedi' al Venerdi' dalle 7.30 del mattino alle 20.30 - 21.00. Il bar e' la sua vita... i clienti la sua famiglia. E' un piccolo centro d'incontro per tutti i lavoratori del quartiere che si ritrovano li' due, tre volte al giorno per pranzare, "almorzar"(il pasto tra la colazione e il pranzo), o semplicemente bere un "carajillo"(caffe' corretto) durante la giornata.

Per me il suo bar rappresenta un centro di cultura culinaria. Vado li' a mangiare almeno due volte a settimana e grazie a lui sto scoprendo la cucina spagnola. Oggi era il giorno della paella.

Sono sceso nel suo bar alle 11.30, ho fatto colazione e ho assistito all'opera d'arte. Non scrivero' qui la ricetta della paella. La paella e' una cosa valenciana, e' irripetibile in altri posti... il riso e' importante, il paellero e anche il fuoco su cui si cuoce deve essere particolare. E anche se si disponesse di questi ingredienti non sarebbe possibile scrivere i trucchi. E' qualcosa che si vede e si sente.... qualcosa fatta d'istinto.



Questo che vedete nella foto e' il mio amico Vito. Da quando e' a Valencia veniamo spesso a pranzare insieme. Andiamo verso le 15, quando gia' la maggior parte delle persone ha mangiato, Manolo e' piu' libero e abbiamo piu' possibilita' di avere la sua compagnia. Per noi Manolo e' un punto di riferimento.


mercoledì 18 aprile 2007

In viaggio verso Lisboa: sosta a Trujillo in Estremadura

Siamo partiti da Valencia il 3 aprile alle 22.30. Ci aspettavano 12 ore di viaggio e circa 1000 Km fino a Lisbona. Il viaggio in macchina fu piacevolissimo. Tutti quanti eravamo eccitati dall'idea e passammo tutta la notte a chiacchierare.

Circa alle 4.30 fecimo una sosta in Estremadura. Mancavano circa 200 Km dal confine. all'uscita sbagliammo direzione... e persi, ci ritrovammo a Jaraicejo. L'estremadura sembra avere molto da offrire a un viaggiatore. Oscurata dalla maggiore visibilita' della vicina Andalucia e delle coste occidentali, presenta un territorio pianeggiante e molto spesso vuoto di case o centri urbani. Qua e la' resti romani, fiumi, e in lontananza dall'autostrada si scorgono paesini medievali dove sicuramente si mangera' "de puta madre".

Jaraceijo e' un paesino di questi.... una chiesa gigantesca di origini "a noi" ignote, predomintante su una piazza larga, circondata da casette rustiche. Qua e la' monumenti eretti ai "conquistatori" spagnoli dell'America latina. L'estremadura e' una terra di conquistatori. Terra natale di quel Cortez e quel Pizzarro che hanno macchiato indelebilmente quella terra di sangue.


Una volta li', su sggerimento di Alfonso decidiamo di andare a Trujillo, un'altro piccolo paesino che si trova lungo la strada.
piazza di Trujillo
piazza di trujillo alle otto del mattino
castello di trujillo

Io, Alfonso, Vito e Jeremy

Lisboa: la citta'

Ripartiamo da Trujillo alle 10.30. Dopo 4 ore siamo a Lisbona.


Piazza del Rossio
il tramvia e' attivo in tutta la citta' E' molto caretteristico ed e' il mezzo piu' veloce per spostarsi. Sicuramente consigliabile per chi vuole farsi una prima idea della citta' perche' passa per tutti i monumenti. Cmq, la bellezza di Lisbona consiste nella citta' di per se'.... i monumenti, ma anche le case, i graffiti, il mare. E' un tutto.
Piazza del Commercio.



Rovine della Chiesa del Carmo. Queste rovine sono una testimonianza del terremoto del 1755 che devasto' la citta'. La Chiesa e' un posto davvero suggestivo.

Statua di fernando Pessoa nel cafe' Brasileira.



Edifici a forma di Robot nella parte nuova della citta'.
Tipico rivestimento delle case

Torre di Belen
Coppia mussulmana visitando la Iglesia del Los Jeronimos

Monasterio de los Jeronimos

particolare di una scultura nel Monasterio de Los Jeronimos

Il Monasterio de los Jeronimos e' sicuramente la cosa piu' bella che ho visto a Lisbona. E' patrimonio mondiale dell'umanita. Le pareti color sabbia creano un'atmosfera dorata, se toccate dal sole. Presenta un mix di tre diversi stili, tutti esuberanti che lo rendono unico.

Una serata nell'appartamento dove eravamo ospitati. Un mix di portoghesi, francesi, italiani e spagnoli. Birra, chiacchiere e Bosa nova. Parlavamo in spagnolo e portoghese, e riuscivamo a capirci. Bellissimo.

Cuoco di un'osteria in centro.




Pasteil du Belen. Dolci buonissimi che si possono mangiare vicino l'omonima torre. Imperdibili.

Lisboa: i graffiti












Lisboa: artisti di strada




Nei paraggi di Lisboa: Sintra e Obidos


Sintra si trova vicino Lisbona, nell'entroterra. In questa citta' l'ideale romantico del XVIII secolo e' stato adattato all'architettura. Anche le case piu' semplici presentano forme esuberanti e i colori sono molto caldi e vivaci. E' famosa soprattutto per il Castillo de la Peña... estremizzazione della visione romantica.
Palacio Nacional di Sintra


Strada di 4 Km (in salita) per raggiungere il castello che sta sul picco di una montagna.
Castillo de la Peña. Sembra di stare in un cartone animato. Molto molto bello.



Questo invece e' Obidos, paesino Medievale a 70 Km da Lisbona. E' un po' violato dal turismo, pero' c'e' la possibilita' di andare fuori dal circuito turistico e godere della tranquillita' e del profumo di fiori che c'e' per le strade.